martedì 1 luglio 2025

I GRANDI SCACCHISTI - cap.1: JOSE' RAUL CAPABLANCA

 

♟ José Raúl Capablanca: Il Mozart degli Scacchi

Josè Raul Capablanca

José Raúl Capablanca y Graupera nacque il 19 novembre 1888 all’Avana, Cuba, figlio di un ufficiale dell’esercito spagnolo. Fin da piccolo dimostrò un’intelligenza fuori dal comune. A quattro anni, osservando il padre giocare, lo corresse su una mossa irregolare del cavallo. Da quel momento, la leggenda prese forma.

A nove anni iniziò a frequentare il Circolo Scacchistico dell’Avana, dove si confrontò con i migliori giocatori locali. Nel 1901, a soli 13 anni, sfidò e sconfisse il campione cubano Juan Corzo in un match di 13 partite, vincendone 4 e perdendone 3. Questo evento segnò l’inizio della sua carriera agonistica.

Nel 1904 si diplomò e si trasferì a New York per studiare alla Columbia University. Si iscrisse a ingegneria chimica, ma ben presto abbandonò gli studi per dedicarsi completamente agli scacchi. Frequentava il Manhattan Chess Club, dove affinò il suo stile e si fece notare per la sua calma e precisione.

Nel 1909, Capablanca sconfisse il campione statunitense Frank Marshall con un punteggio di 8 vittorie, 1 sconfitta e 14 patte. Questo successo lo proiettò sulla scena internazionale. Due anni dopo, nel 1911, vinse il prestigioso torneo di San Sebastián, battendo grandi maestri europei come Akiba Rubinstein e Siegbert Tarrasch.

Nel 1914, partecipò al torneo di San Pietroburgo, dove arrivò secondo dietro Emanuel Lasker. In quell’occasione, lo zar Nicola II conferì a Capablanca e ad altri quattro giocatori il titolo di "Gran Maestro", una delle prime volte in cui fu usato ufficialmente.

Capablanca era noto per il suo stile limpido, logico e privo di errori. Era un maestro del gioco posizionale e dei finali, tanto da essere considerato uno dei più grandi finalisti della storia. Le sue partite sembravano semplici, ma erano il frutto di una comprensione profonda del gioco.

Nel 1921, sfidò Emanuel Lasker per il titolo mondiale. Il match si tenne all’Avana e Capablanca vinse con 4 vittorie, 10 patte e nessuna sconfitta. Divenne così il terzo campione del mondo di scacchi, titolo che mantenne fino al 1927.

Durante il suo regno, Capablanca dominò la scena internazionale. Partecipò a numerosi tornei, tra cui New York 1924 e Mosca 1925, ottenendo sempre ottimi risultati. Tuttavia, nel 1927, perse il titolo contro Alexander Alekhine a Buenos Aires. Fu una sconfitta inaspettata: Capablanca era il favorito, ma sottovalutò l’avversario. Alekhine, dopo la vittoria, si rifiutò di concedergli una rivincita, nonostante le numerose richieste.

Dopo la perdita del titolo, Capablanca continuò a giocare ad alti livelli. Partecipò al torneo AVRO del 1938, uno dei più forti della storia, e rappresentò Cuba alle Olimpiadi degli scacchi del 1939 a Buenos Aires, dove vinse la medaglia d’oro individuale.

Capablanca era anche un diplomatico: fu nominato addetto culturale presso l’ambasciata cubana a Washington. Parlava fluentemente inglese, francese e spagnolo, e scrisse diversi libri, tra cui il celebre “My Chess Career” e “Fundamentals of Chess”, ancora oggi considerati testi fondamentali.

Soffriva di ipertensione e problemi cardiaci. Il 7 marzo 1942, mentre si trovava al Manhattan Chess Club, fu colpito da un infarto. Morì il giorno seguente, l’8 marzo, a soli 53 anni. Fu sepolto all’Avana con onori di stato.

Capablanca è ricordato come uno dei più grandi geni naturali degli scacchi. Il suo stile ha influenzato generazioni di giocatori, da Bobby Fischer a Magnus Carlsen. Emanuel Lasker disse di lui:“Ho conosciuto molti giocatori di scacchi, ma un solo genio: Capablanca.”

Ecco una delle storiche partite della sfida mondiale tra Capablanca e Lasker svoltasi il 29 marzo 1921:

Capablanca-Lasker 1-0 -  29 marzo 1921